Gli auguri di Natale dei nostri sacerdoti sono anche scaricabili qui sotto
Un grazie speciale a loro e un Santo Natale!
DISCORSO DEL PARROCO E DEI VICARI
" Cari fratelli e sorelle in Cristo Gesù.
Eccellenza Reverendissima Mons. Paolo Selvadagi, Vescovo Ausiliare che si occupa del Settore Ovest a cui appartiene la nostra Parrocchia.
Reverendissimo Signore Padre Silvano Marisa, Superiore Generale dei Missionari di La Salette.
Reverendissimo Signore Padre Gian Matteo Roggio,
Reverendo Don Francesco Giuliani, Prefetto della nostra prefettura.
Cari fratelli nel sacerdozio ministeriale e nella vita consacrata.
Il 12 di Dicembre di 2021 è, per noi (PP, Pietro, Martino ed Io), una giornata importante che segna un nuovo periodo delle nostre vite. I nostri superiori ci hanno affidato un compito di testimonianza, responsabilità e servizio, sopravvalutando decisamente i nostri meriti e le nostre capacità. Siamo consapevoli che nessuno fa storia da solo, tutti noi dipendiamo uni dagli altri perché siamo risultati della nostra storia.
Perciò, nell'assumere questo incarico il nostro pensiero di riconoscenza e gratitudine lo rivolgiamo a Dio, Padre provvidente che, se servendo dei nostri genitori, ci ha dato la vita, l’educazione e la fede; ringraziamo anche la Santa Vergine de La Salette che ha vegliato sul nostro cammino a Lei affidiamo il nostro apostolato.
Vogliamo inviare un riconoscente saluto a Sua Santità Papa Francesco, Vescovo di Roma che, tramite Sua Eminenza Mons. Angelo Cardinale de Donatis, suo Vicario Generale, rappresenta l'unità di questa chiesa particolare di Roma.
Un saluto di riconoscenza e ringraziamento va a Mons. Paolo Selvadagi, Vescovo del nostro Settore che con la sua presenza di padre e pastore ha saputo trasmettere sempre l’anima della Diocesi a tutti noi.
Vogliamo ringraziare i nostri superiori, il Reverendissimo Signore P. Silvano Marisa, Superiore Generale dei Missionari di Nostra Signora di La Salette e il suo Consiglio; il Reverendo P. Gian Matteo Roggio, Superiore Provinciale dei Missionari di La Salette di Italia e Spagna e suo consiglio, per la loro fiducia e anche coraggio; i nostri superiori provinciali di Polonia e Angola che ci hanno permesso di accettare e vivere questa santa obbedienza.
Ringraziamo anche tutti i nostri confratelli che con il loro aiuto e le loro preghiera ci sostengono. Un particolare ringraziamento a P. Stanislao Rogala, il parroco che ci ha preceduto, per tutto quanto ha fatto e dato a questa parrocchia.
Carissimi parrocchiani, il Signore ci ha chiamati da lontano e ci ha messo fra voi perché possiamo camminare insieme nella comprensione, amicizia, sincerità e collaborazione. Di fatto, camminare insieme nella comunione, partecipazione e missione è ciò che deve caratterizzare la chiesa sinodale che Papa Francesco ci ha proposto di vivere nella nostra chiesa.
È per noi provvidenziale che l’inizio del nostro ministero a servizio di questa porzione di Chiesa presente a Monteverde Nuovo, che ha come patrona la Bella Signora de La Salette, accada circa due mesi dopo l’apertura del sinodo. Ciò significa, per dirla con Papa Francesco, che siamo chiamati ad incarnare lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità; siamo chiamati a coniugare con il nostro agire pastorale i tre verbi del Sinodo: incontrare, ascoltare e discernere, per rendere questa “parrocchia un vero intreccio di sacramenti della fede, di Parola di Dio e di impegni attivi a favore delle persone, soprattutto quelle in difficoltà”. (P. Selvadagi, La chiesa nella città. Un profilo di parrocchia”).
È scontato dirvi che non siamo perfetti. Non lo siamo proprio. Perciò, vi preghiamo di accettare la nostra buona volontà ed il nostro impegno nel compiere questo nostro amato dovere nel migliore dei modi; vi chiediamo fin da ora di perdonare i nostri difetti, le nostre mancanze e vi esortiamo ad aiutarci a vivere uniti e a fare una vera comunità religiosa e pastorale. Infatti, dall’unità dei pastori dipenderà anche quella della comunità parrocchiale. Si tratta di un’unità radicata nella preghiera a Dio perché possa custodire ciascuno di noi e tutti noi nell’unità come Lui e il suo Figlio Gesù sono uniti. (Giovanni, 17, 11).
Come il Buon Pastore conosce le sue pecore una per una e soccorre quella in difficoltà, noi anche vogliamo conoscere i nostri parrocchiani uno per uno ed andare a trovare gli anziani, i malati e i bisognosi; è anche vero che la pecora deve conoscere la voce del suo pastore. Ci si conosce quando si prega e si lavora insieme. A quel punto, dobbiamo incontrarci, parlarci, conoscerci e cercare di promuovere la carità fraterna. Siamo tutti oppressi dagli innumerevoli problemi, però questo non ci deve togliere la gioia di vivere e di lavorare insieme.
Ringraziamo tutti voi che, con la vostra presenza, avete arricchito questa celebrazione che segna l’inizio del nostro ministero pastorale, da parroco e vicari di questa parrocchia.
Eccoci pronti a camminare con voi, che Dio ci benedica e che la Madonna ci protegga."
Altre foto qui sotto in galleria
Sia lodato Gesù Cristo!
Carissimi fratelli e sorelle, sono P. Stanislao il vostro parroco.
Da qualche giorno viviamo una situazione particolare nella nostra città, in tutta Italia, ma ogni giorno sentiamo che anche negli altri paesi si affronta l’emergenza del coronavirus. Voglio dirvi che io, insieme ai miei confratelli P. Gian Matteo, P. Pietro e P. Adriano vi pensiamo tutti, quando celebriamo la S. Messa da soli. In questo momento siete tutti nelle mie preghiere, Spesso ripetevo questa frase, che dobbiamo essere gli uomini e le donne della comunione, in questo momento di prova per tutti noi, siamo chiamati a desiderare questa comunione. Più si va avanti più sono convinto che questa unione spirituale di vivere nella comunione è la forza della nostra preghiera per noi stessi, ma soprattutto per gli altri.
Con grande umiltà, chiedo a S. Giuseppe che ciascuno di noi dovunque si trovi sappia proteggere, custodire ed amare gli altri come ha fatto lui con Gesù e la sua sposa Maria.
Roma 13-03-2020 Fraternamente
P. Stanislao, il parroco
Carissimi,
tutti sappiamo che il Natale è una festa che viene vissuta in modo particolare in famiglia, con sentimenti intensi e sinceri di fraternità e amicizia, perché un bambino nasce per noi. E’ il figlio di Dio, che si fa nostro fratello e la sua nascita, come quella di un figlio, porta gioia e amore in ogni casa.
Vivere il Natale vuole anche dire sperimentare la comunione: quella che si rinnova ogni domenica e che ci trova invitati alla mensa del suo corpo e del suo sangue, così come noi ci ritroviamo insieme davanti alla tavola condividendo un momento di festa. Tra la mensa eucaristica e quella della nostra casa c'è dunque uno stretto legame: il Signore che sta in mezzo a noi, si dona per nutrirci di sé, affinché possiamo amarci come Lui ci ama. Così la famiglia diventa piccola Chiesa domestica e la Chiesa diventa famiglia.
Anche io mi invito spiritualmente a casa vostra per dimostrarvi il mio affetto e vi rivolgo il più vivo e sincero augurio di pace.
Cari sposi e genitori, sperimentate nelle vostre case la gioia di questa realtà profondamente umana e spirituale partecipando insieme alla messa, come famiglia, per essere uniti alla mensa del Signore: è un regalo importante che vi fate reciprocamente, testimonianza di comunione anche per i figli. Poi, giunti a casa
fate un gesto, semplice e familiare: quello della preghiera di benedizione della mensa. Rendete grazie per il cibo che è suo dono e frutto del vostro lavoro e ringraziate anche per il dono dei figli, degli anziani e di quanti partecipano alla mensa familiare.
Ogni domenica potete ripetere questo gesto nelle vostre case. Ogni domenica così si rinnoverà la gioia del Natale e della Pasqua del Signore che vive con noi.
Il cuore del presepe comincia a palpitare quando a Natale, vi deponiamo la statuina cli Gesù bambino. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù, Dio è stato
bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. (Papa Francesco - Lettera Apostolica "Admirabile Signum")
Buon Natale e felice anno nuovo
Il Parroco - P. Stanislao
insieme ai sacerdoti P. Gian Matteo, P. Pietro e P. Adriano
e tutti i collaboratori
O Madonnina cara che sei apparsa a La Salette,
grazie per averci riunito nella celebrazione della S. Messa proprio il 19, data solenne a Te dedicata,
volgi il Tuo sguardo benigno su noi, sulla parrocchia e sul mondo intero perché possa ritornare da Te e dal Tuo Figlio,
Domenica, 8:30; 10:00; 11:30; 18:30
Lun-Sab, 9:00; 18:30
L'umanità è una grande e immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)