Anche questa Opera di Misericordia si presenta come un’azione reversibile, infatti si può insegnare solo se ci è stato insegnato. Un detto popolare romanesco ricorda che “nessuno nasce imparato”, a sottolineare che tutti dobbiamo imparare. Il salmo 78, 3-7 aggiunge che non solo dobbiamo imparare ma dobbiamo anche insegnare: “Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe, ha posto una legge in Israele, che ha comandato ai nostri padri di far conoscere ai loro figli, perché la conosca la generazione futura, e i figli che nasceranno”. Il salmista esplicitamente ci ricorda che i primi insegnanti sono i genitori che hanno il compito di educare i figli; sono loro i veri maestri che hanno il diritto-dovere, nonché la responsabilità, della crescita spirituale e morale dei figli seguendo gli insegnamenti della Chiesa.
Gli Apostoli, poi, hanno ricevuto espressamente da Gesù il compito di insegnare: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato” (Mt 16, 15-16). Anche la Vergine a La Salette, al termine del suo Messaggio, dice: “Andate e fatelo conoscere a tutto il mio popolo”. San Paolo scrive: “Per me evangelizzare è un dovere. Guai a me se non predicassi il Vangelo”. (1° Cor 9,16). Questo mandato missionario diventa per ogni cristiano vocazione essenziale, e non solo compito di alcuni specializzati. “Tutta la Chiesa è missionaria e l’opera evangelizzatrice è dovere fondamentale del popolo di Dio” (Conc. Vat. II°).
Domenica, 8:30; 10:00; 11:30; 18:30
Lun-Sab, 9:00; 18:30
L'umanità è una grande e immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)