Nei giorni 21-22-23 giugno si è svolto un pellegrinaggio al santuario di Nostra Signora de La Salette. Il pellegrinaggio è stato organizzato dalla Comunità dei Missionari di Torino che sono responsabili delle parrocchie di Sant Ermenegildo e della Visitazione, dalle Missionarie di Maria Riconciliatrice e dai Laici. Abbiamo chiesto se potevamo aggiungerci a loro. Ci hanno accettato. Il giorno 20 sera, per noi 15 laici Salettini di Roma l’appuntamento era nella sala parrocchiale della Visitazione dove siamo stati accolti con affetto, cordialità e cortesia da queste persone che non conoscevamo. Si è instaurato immediatamente un clima di fraternità ed amicizia che è progredito ogni giorno. A completare l’accoglienza siamo stati anche accompagnati ed ospitati per la notte nei locali delle due parrocchie e nelle case private delle Sorelle Missionarie.
All’alba siamo partiti, con due pullman. La prima tappa è stata la visita al santuario di Notre Dame de Laus, situato relativamente vicino a La Salette. Questo santuario, poco conosciuto ma ricco di spiritualità e preghiera, sorge dove la Santa Vergine è apparsa alla pastorella Benoìte Rencurel per ben 54 anni dal 1664 al 1718.
Arriviamo a sera a La Salette accolti da un violento temporale che evidenzia maggiormente la maestosità della montagna. Il giorno dopo abbiamo potuto partecipare a tutte le cerimonie che si sono svolte nella basilica, e nella sala delle proiezioni. Abbiamo fatto la Via Crucis e la fiaccolata serale incuranti delle pozzanghere e del fango ma con tanta serenità che ci dava anche l’osservare l’erba e le foglie che, lentamente facevano cadere a terra le gocce e che le appesantivano e si lasciavano asciugare. Che ci sia un simbolismo?
Dopo la Messa internazionale della domenica e la solenne Processione Eucaristica che l’ha seguita, sul sagrato della basilica è stato allestito un tavolino con sopra ceste di panini e baguette.
Il pane pubblicamente ed accuratamente benedetto è stato distribuito ad ogni persona che a sua volta lo spezzava e lo dava “condividendolo “ ad un’altra. E’ stato veramente commovente: tutti mangiavamo pane che avevamo ricevuto e dato. Il piazzale era gremito (pare ci fossero oltre 600 persone) e tutti, sotto il sole cocente e soprattutto sotto il materno sguardo della Bella Signora, eravamo felici.
La sera, a Torino, abbiamo terminato il nostro pellegrinaggio con “una pizza comunitaria”.
Si ritorna da La Salette con bagagli di emozioni, sentimenti, propositi, esperienze che difficilmente si dimenticano e che soprattutto ritornano quando…. Il sole non è cocente. Aggiungiamo nuovi bagagli: l’esperienza di avere vissuto con i fratelli e le sorelle pellegrini torinesi giorni di preghiera, ma anche di profonda amicizia, fraternità, generosità, di condivisione ed aiuto reciproco.
Un grazie particolare a Padre Heliodoro, a Fratel Luca e a tutta la Comunità dei Missionari. Ringraziamo le Sorelle Missionarie che, non solo ci hanno ospitato, ma coccolato e ricolmato di attenzioni, per tutte ricordiamo Rosy e Mariangela. Ringraziamo anche il nostro Padre Adriano per la sua pazienza e disponibilità. Con la chitarra ha accompagnato le nostre preghiere e con la sua possente voce ha guidato i nostri deboli canti non solo, ma si è anche caricato ….dei nostri trolley
I magnifici 15