IL MODO MISERICORDIOSO DI DIO
PRESENTAZIONE
Continuando a dialogare sulle ragioni per credere, P. Adilson Schio ed Elena Tasso si confrontano sul rapporto tra la fede e il modo di essere di Dio.
La più grande e più importante esperienza religiosa è quella di credere in "un solo Dio, onnipotente, creatore del cielo e della terra e di tutte le cose visibili e invisibili". Ma l'esperienza fondamentale che ci può rendere persone segnate e rinnovate nella fede è l'esperienza di un Dio "diverso" che diventa ragione di credere.
L'apostolo Paolo era uno specialista nel proporre la fede in questo Dio diverso. Durante il suo viaggio ad Atene, intorno al 50-52 d.C., nel discorso all'Areòpago, annuncia questo Dio a coloro che credono in altri dei: “osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l'iscrizione: «A un dio ignoto». Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa” (At 17,22-31).
LA VITA SACRAMENTALE
La vita sacramentale e la fede sono state oggetto di un altro incontro tra P. Adilson Schio e Elena Tasso.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica suddivide i sette sacramenti in questo modo: 1) dell'iniziazione cristiana: Battesimo, Confermazione o Cresima e Eucaristia; 2) della guarigione: Confessione e Unzione degli infermi; 3) del servizio della comunità e della missione dei fedeli: Ordine e Matrimonio (CCC, 1211).
La base dei sacramenti sta nella certezza che Gesù, crocifisso e risorto, opera nel cuore di ogni persona e nel cuore della Chiesa. Gesù è alla “destra di Dio" e agisce nella Chiesa, al fine di renderla pienamente conforme al piano salvifico. Ogni sacramento, quando viene celebrato, è una professione di fede della Chiesa. Chi riceve i sacramenti accoglie nel cuore la presenza sempre viva e attiva del Signore risorto.
I sacramenti non esistono per un "consumo personale", o come una semplice usanza di tradizione familiare. Nemmeno si può ammettere che il ministro che li presiede, Sacerdote o Vescovo, agisca a titolo personale, come chi sta offrendo una manifestazione di semplice amicizia. È all'interno della fede della Chiesa che tutti i sacramenti devono essere celebrati. Approfondiamo...
ESSERE CHIESA
NUOVO INCONTRO
Cari lettori, nella continuità di questi dialoghi sulle ragioni della fede, incontriamo uno dei temi più importanti e anche uno dei più emblematici. Rispetto alle motivazioni per credere trattate nei precedenti articoli, Incontro fondamentale con Cristo (edizione gennaio-febbraio) e La Parola di Dio (marzo-aprile), il tema di oggi appare più complesso.
Padre Adilson Schio ed Elena Tasso, in quest'altra conversazione sulla fede, argomentano sulle ragioni per credere che nascono dall'esperienza di essere Chiesa. Ma sarà vero che la fede presuppone un'esperienza ecclesiale? Ma di quale chiesa si parla? Allora, perché sono sempre più numerose le persone che dicono di credere, ma di non avere bisogno della chiesa?
Queste domande già rivelano l'orizzonte di questa conversazione.
La Parola di Dio
PRESENTAZIONE
Cari lettori, non è possibile credere senza fare riferimento alla testimonianza dell'azione di Dio attraverso il tempo. La Parola di Dio è questa testimonianza, ma Essa deve essere sostenuta da un percorso di lettura, riflessione, meditazione e preghiera, capace di dare una forza profonda alla ragione della nostra fede.
Non possiamo dimenticare che la nostra fede ha una storia che inizia quando Dio tocca il cuore di un popolo per farlo "popolo dell’alleanza". Questa fede accompagna la vita delle persone ed è alimentata dai profeti, uomini e donne forti nella fede, che ricordano al popolo la volontà di questo Dio di promuovere la giustizia e la verità. Inoltre la fede si trasforma in un discepolato, quando Dio stesso manda il suo Figlio, nato da donna, per annunciare a tutti che il Regno è vicino.
La Parola di Dio e la ragione per credere sono state motivo di un altro incontro tra me, P. Adilson ed Elena. Ciò che leggerete di seguito è frutto della nostra conversazione e della nostra esperienza personale della Parola: io, come sacerdote, ed Elena come quella che sempre si è lasciata illuminare dalla Parola di Dio.
Un incontro fondamentale
Presentazione
Cari lettori, da questo numero, vogliamo stabilire un dialogo con voi sempre in queste pagine. Gli articoli che saranno pubblicati qui hanno l’obbiettivo di riflettere su una domanda fondamentale di oggi: ci sono ancora ragioni per avere fede?
La questione è importante giacché stiamo vivendo in un periodo di cambiamento d’epoca con il conseguente mutamento di mentalità e di atteggiamenti verso i principi essenziali della vita. Questa “rivoluzione epocale” che si configura con un certo abbandono quasi totale dell’esperienza di fede. È davvero così? La fede è qualcosa che si può mettere da parte? Questa domanda, considerata come un vero e proprio problema, e analizzata dal punto di vista di un sacerdote e dalla visione di una cristiana veramente credente che riscoprono Dio nella loro esperienza quotidiana, sarà oggetto di nostri dialoghi. Quindi, ciò che scriviamo qui sarà sempre la sintesi del dialogo tra un prete e una cristiana.
TV2000 manderà in onda, oggi venerdì 10 giugno alle ore 23.59, Premio “Roma è… Arte e Fede” entrato nel calendario degli eventi giubilari, svoltosi a Roma il 7 Maggio scorso 2016 al Santuario Santa Maria del Divino Amore.. Per questo evento abbiamo ricevuto la benedizione di Papa Francesco. Il Signore è stato il grande direttore, il grande maestro. Speriamo che i semi lanciati di misericordia, speranza, pace, producano frutti e che si senta l’abbraccio del Signore che ci unisce e ci riconcilia nei rapporti.
Con mio grande stupore Elisabetta Melchiorri, organizzatrice di eventi e coreografa, mi ha coinvolta nell’aiutarla a trasformare l’evento Premio “Roma è Arte”, che da 15 anni realizza in collaborazione con l’attore e regista Marco Prosperini, secondo il suo desiderio per la prima volta in Premio “Roma è… Arte e Fede” nel contesto del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Domenica, 8:30; 10:00; 11:30; 18:30
Lun-Sab, 9:00; 18:30
L'umanità è una grande e immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)