Buon Avvento! Buon Anno liturgico! Sempre in cammino, sempre pronti a rialzarci, a scalare la “spirale” del nostro cammino, siamo vigilanti, non scoraggiamoci, non facciamoci sopraffare dal “rumore” del mondo, siamo pronti ad affrontare il quotidiano alla luce del Signore! Gesù viene in ogni momento del nostro quotidiano! Auguri!
La Madonna Pellegrina sarà ospitata nella nostra parrocchia sabato 18 novembre per il rosario delle 18.00 e dopo la S. Messa delle 18.30 la Madonna riparte.
Domenica 19 novembre, giornata del ricordo dell'apparizione, i Laici Salettini animeranno la S. Messa delle 11.30.
Ringraziamo Maria per questa opportunità gioiosa di casa in casa, di città in città.
A La Salette, nel congedarsi da Massimino e Melania, la Santa Vergine ha detto “Andiamo, figli miei” quasi un’esortazione ad affrettarsi per fare conoscere il suo Messaggio, a non perdere tempo ma, con quell’andiamo assicura ai ragazzi la sua presenza ed il suo aiuto. Obbedienti a questo invito i LAICI SALETTINI di Torino hanno proposto una Madonna Pellegrina: una piccola statua, rappresentante la Vergine Piangente, che viene portata nelle case e nelle comunità fra le persone che desiderano incontrarsi e pregare insieme, quasi a concretizzare la presenza di Maria fra noi.
Il 5 Novembre la liturgia domenicale della parrocchia Nostra Signora de La Salette è stata allietata dai solisti del corale “MAGNIFICAT” da Mosca. Dopo ogni S. Messa hanno presentato un Concerto di musica sacra e romanze russe.
I cuori si sono elevati al Cielo con gratitudine a Dio per questo prezioso dono.
Sentitamente ringraziamo il corale, in attesa di rivederli di nuovo.
Santiago de Compostela (Spagna) – 5/9 Settembre 2017
“Pellegrinaggio come incontro tra i popoli”
Dal 5 al 9 settembre si è tenuto a Santiago di Compostela (Spagna) il IV° Incontro Europeo dei Laici Salettini dal titolo: “Pellegrinaggio come incontro fra i popoli”. Eravamo una cinquantina provenienti dalla Francia, dalla Polonia, dalla Svizzera, dalla Spagna, noi italiani in dieci, due da Torino e otto da Roma. Ogni delegazione era accompagnata dal proprio Assistente, noi da Padre Heliodoro.
Con grande gioia la Festa Patronale è stata arricchita dal dono della celebrazione dell’invio alla missione per due padri missionari, Padre João Holek e Padre Helio Kaheka João, provenienti dal Brasile e dall'Angola, che partiranno a Dicembre per l'apertura della nuova missione salettina in Mozambico.
• MERCOLEDI' 4 0TT0BRE (Sante Messe orario 7,30-10,00-18,30)
ORE 10,00 SANTA MESSA DELL'ANZIANO E DEL MALATO
– con IL SACRAMENTO DELL’UNZIONE DEI MALATI
DALLE ORE 9,30 SACERDOTI DISPONIBILI PER LE CONFESSIONI
Carissimi amici Laici Salettini,
da qualche anno ormai, il 10 settembre è una data molto importante per voi perché si celebra la giornata mondiale dei Laici salettini, richiesta ufficialmente dalla prima riunione dei LS a La Salette ( settembre 2011) e accolta e ratifica da una decisione del capitolo Generale 2012.
UNA CERIMONIA COMMOVENTE
Sfidando l’anomala calura che caratterizza queste giornate estive anche sull’Appennino Umbro-Marchigiano, venerdì 4 agosto alle ore 11.00, nel piccolo santuario di Salmata di Nocera Umbra dedicato a Nostra Signora de La Salette, si è celebrata una Messa particolare durante la quale Padre Bruno, Padre Giuliano, Padre Giancarlo e Padre Celeste hanno ricordato e rinnovato i loro primi voti salettini pronunciati 60 anni fa. Concelebravano anche Padre Elpidio, Padre Heliodoro e Padre Gianmatteo.
PREMESSA
Seppellire i morti è, nell’elenco, l’ultima delle Opere di Misericordia Corporale ma, forse, la più antica. A differenza del comportamento degli animali l’uomo, fin dall’antichità, seppellisce i morti, li tutela e non lascia che vengano dilaniati dai predatori. Gli archeologi ci dicono che le prime tracce di sepoltura dei morti risalgono a circa 9.OOO anni a.C.
Il culto dei morti era presente in tutte le culture, la non sepoltura era considerata un male orribile ed era la sorte che toccava agli empi abbandonati al disprezzo. La Bibbia ricorda che il pio e vecchio ebreo Tobi, di notte, dietro le mura di Ninive, raccoglie i cadaveri per dare loro degna sepoltura rischiando la morte. Il dovere di dare sepoltura per gli ebrei è espresso chiaramente nel libro del Siracide: “Figlio versa lacrime sul morto e, come uno che soffre, inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo le sue volontà e non trascurare la sua tomba.” (38, 16). Il rispetto per i morti si fonda sulla credenza che il defunto continuerà eternamente la sua vita in un altro mondo. Per noi cristiani questa verità è fondamentale e la professiamo recitando il Credo. Lo chiarisce il dialogo, davanti alla tomba di Lazzaro, fra Gesù e Marta: “Gesù le disse: tuo fratello risorgerà. Gli rispose Marta: so che risorgerà nella resurrezione dell’ultimo giorno. Gesù le disse: io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me anche se muore vivrà; chiunque crede in me, non morrà in eterno.” (Gv 11, 23-26). La sepoltura è l’atto estremo della dimostrazione del nostro amore verso l’estinto. Rispettare la salma vuol dire onorare la “persona” nella sua totalità: anima e corpo, perché è mediante il corpo, unico ed irripetibile, che ognuno di noi attraversa il tempo, fa parte dell’umanità ed attua il progetto di Dio.
“Visitare i carcerati” è, forse l’Opera di Misericordia corporale più complicata e difficile.
Per aiutarmi a trattare quest’argomento sono stata cortesemente ricevuta da Padre Vittorio Trani, provinciale dei Frati Minori Conventuali della provincia di Roma, da 35 anni cappellano del carcere di Regina Coeli, casa circondariale di Roma, nonché padre spirituale della Società Sportiva Lazio, che con disponibilità e pazienza ha risposto alle mie domande e che ringrazio vivamente.
Domenica, 8:30; 10:00; 11:30; 18:30
Lun-Sab, 9:00; 18:30
L'umanità è una grande e immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)