Per favorire la preghiera in famiglia, l'ufficio liturgico diocesano propone un sussidio di preghiera quotidiana. Premi dove è sottolineato per aprire i link relativi
III domenica di quaresima - 15 marzo
Lunedì della III settimana di quaresima - 16 marzo
Martedì della III settimana di quaresima - 17 marzo
Mercoledì della III settimana di quaresima - 18 marzo
Sia lodato Gesù Cristo!
Carissimi fratelli e sorelle, sono P. Stanislao il vostro parroco.
Da qualche giorno viviamo una situazione particolare nella nostra città, in tutta Italia, ma ogni giorno sentiamo che anche negli altri paesi si affronta l’emergenza del coronavirus. Voglio dirvi che io, insieme ai miei confratelli P. Gian Matteo, P. Pietro e P. Adriano vi pensiamo tutti, quando celebriamo la S. Messa da soli. In questo momento siete tutti nelle mie preghiere, Spesso ripetevo questa frase, che dobbiamo essere gli uomini e le donne della comunione, in questo momento di prova per tutti noi, siamo chiamati a desiderare questa comunione. Più si va avanti più sono convinto che questa unione spirituale di vivere nella comunione è la forza della nostra preghiera per noi stessi, ma soprattutto per gli altri.
Con grande umiltà, chiedo a S. Giuseppe che ciascuno di noi dovunque si trovi sappia proteggere, custodire ed amare gli altri come ha fatto lui con Gesù e la sua sposa Maria.
Roma 13-03-2020 Fraternamente
P. Stanislao, il parroco
Ore 7,00 Papa Francesco celebra la S. Messa ogni mattina a Santa Marta
Ore 8,30 S. Messa dalla cappella del Policlinico Gemelli (dal lunedì al venerdì)
dalla Chiesa del Crocifisso di Cosenza (sabato e domenica)
Ore 19,00 Cardinale Vicario Angelo De Donatis celebra la S. Messa ogni sera al Santuario del Divino Amore
ore 19.00 Accoglienza
ore 19.30 Preghiera comunitaria carismatica
ore 20.30 Santa Messa presieduta da Mons. Paolo Selvadagi
ore 21.30 Roveto ardente
ore 22.15 Agape finale
Riflessione della riunione dell’Equipe Pastorale svoltasi nella nostra parrocchia il 9 Gennaio 2020 sotto la guida di Monsignore Paolo Selvadagi
Giovedì nella sala del teatro si è tenuto un incontro con l’equipe pastorale delle parrocchie: La Salette, San Damaso, Divina Provvidenza, Regina Pacis, San Pancrazio, Trasfigurazione.
Il tema portante dell’incontro è stato “l’ascolto”.
Ascolto come gesto d’amore, senza giudizio né pregiudizio, anche quando non c’è altro da fare.
Ascolto di chiunque è in difficoltà e ha bisogno di sentire che le sue parole hanno un eco e arrivano al cuore di qualcuno che le accoglie.
Don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, diceva:
“Il viaggio più lungo è quello che conduce alla casa di fronte”.
Noi giovedì sera ci siamo idealmente recati nella casa di fronte, abbiamo ascoltato i nostri vicini di parrocchia che raccontavano le loro esperienze di ascolto.
Abbiamo sperimentato l’ascolto nell’ascolto, abbiamo ascoltato il nostro vicino e siamo stati ascoltati.
Le storie erano tante, tutte significative, esperienze simili eppure diverse.
C’è chi ascoltando gli sfoghi di un’altra madre e moglie le ha fatto capire l’importanza di ascoltare in silenzio il proprio marito, di dire meno parole, riscoprendo i propri sentimenti d’amore.
Una catechista ha ascoltato una donna che aveva bisogno di liberarsi di un peso, facendola andare via più serena, e affidandola poi ad un sacerdote.
C’è chi ascoltando le parole di uno straniero ha raccolto i soldi per farlo tornare al suo paese.
Essere ascoltati ha permesso a tante persone di alzarsi e trovare la forza di fare i passi giusti seguendo il filo delle parole.
In quest’incontro abbiamo capito e sperimentato che ascoltare non è un atto passivo, ascoltare è accogliere le parole dell’altro, senza giudicare o dare consigli, ascoltare è un’azione che ha le sue conseguenze. Ascoltare coincide con fare il bene.
Anche il non ascoltare diventa un’azione, il non ascoltare coincide con il non fare il bene, non vedere il prossimo.
Nella riunione siamo stati tutti ascoltati e ascoltatori, i nostri vicini di parrocchia sono stati il nostro prossimo e noi il loro.
Abbiamo accolto e vissuto l’esortazione del pontefice:
“Ascoltate il grido della città”.
Per riaffermare e tramandare i valori dell’Epifania - XXXV EDIZIONE
Il corteo del prossimo 6 gennaio sfilerà in Via della Conciliazione alle ore 10,00 e ne saranno principali protagoniste le famiglie di Allumiere, con i loro Re Magi. Verrà aperto dal grande quadro della "SACRA FAMIGLIA" permanentemente esposto alla venerazione dei fedeli nella nostra Parrocchia; ancora una volta riceverà la benedizione del Santo Padre.
DA ALLUMIERE I RE MAGI DI "VIVA LA BEFANA" 2020 PORTERANNO
I TRADIZIONALI SIMBOLICI DONI DELLE FAMIGLIE A PAPA FRANCESCO
l'evento:
ALLUMIERE e la Valle del Mignone saranno protagonisti della prossima XXXV edizione del corteo storico folcloristico "VIVA LA BEFANA - PER RIAFFERMARE E TRAMANDARE I VALORI DELL'EPIFANIA" che, al seguito dei Re Magi, sfilerà il 6 gennaio 2020 alle ore 10,00 in Via della Conciliazione a Roma, per assistere all'Angelus e recare simbolici doni dell'Epifania al Papa .
La manifestazione è realizzata da un Comitato organizzatore di "serventi" volontari, coordinati dall'Associazione Europae Fami.li.a (Famiglie Libere Associate d'Europa), e dal COMUNE di ALLUMIERE con il patrocinio della Regione Lazio, Lazio Crea e del I Municipio di Roma Capitale.
In questo originale e coloratissimo corteo, unico del genere, i Comuni che si sono candidati per esserne i protagonisti e che sono stati designati dal comitato organizzatore, rappresenteranno con i propri cittadini cultura, tradizioni, risorse e prodotti dei loro Territori, per donarli simbolicamente, in occasione dell’Epifania, a tutte le famiglie del mondo. Pace, solidarietà e fratellanza tra i popoli saranno i temi conduttori di questo grande evento di Roma Capitale, nel quale, per riaffermare l’universalità dell'Epifania, ogni anno si avvicendano popolazioni sempre diverse. Centinaia di figuranti, gruppi di rievocazione storica, bande musicali, cavalli e fantasiose scenografie, realizzeranno anche nella prossima edizione, un suggestivo scenario che coinvolgerà in un grande e gioioso "abbraccio" le decine di migliaia di spettatori provenienti da tante località d'Italia e del mondo per partecipare all'Angelus ed assistere alla manifestazione, entrata a far parte del folclore di questa giornata festiva. Il corteo verrà chiuso dalla fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo.
"VIVA LA BEFANA", grazie alla costante dedizione di molte associazioni di volontariato, è divenuta un contenitore culturale, aperto al contributo di tutti coloro che vogliono collaborare per riempirlo dei preziosi ricordi di vita quotidiana che appartengono alla storia ed alle tradizioni delle nostre famiglie e che, in molti comuni italiani ancora vengono conservati intatti per riproporli e tramandarli alle nuove generazioni.
La preparazione dell’evento, seppure laboriosa e complessa, non scoraggia genitori, nonni e bambini , ciascuno dei quali, aggiunge con grande entusiasmo la propria “tessera” per costruire questo grande mosaico di storia e di folclore. Centinaia le ore di lavoro, per ricercare, studiare, selezionare, valorizzare, creare e assemblare quanto di meglio esiste sul Territorio. Scolaresche, guidate dai loro insegnanti, Istituzioni pubbliche e/o private, associazioni culturali, sportive e d’arma, artigiani, commercianti, professionisti si impegnano per ideare e preparare scenografie che possano raccontare storia e tradizioni, nuove, o vecchie di secoli. Una gara tra rioni, contrade, quartieri che avrà sempre e comunque un solo vincitore, “Il Territorio protagonista del corteo”. Un’occasione veramente unica per lavorare tutti insieme e riscoprire, con orgoglio, le proprie radici e farle conoscere al grande pubblico.
le origini:
Era l’anno 1985 quando, un gruppo di genitori e nonni, professionisti impegnati nei vari settori della scuola, della cultura, dello sport e del sociale, decisero di realizzare una manifestazione di grande visibilità per convincere definitivamente il Governo a reinserire l'Epifania come giorno festivo nel calendario civile. Purtroppo, il 5 gennaio, la domenica in cui era stata relegata la Festività , una grande nevicata paralizzò Roma e l’evento non ebbe il programmato svolgimento. L’imprevisto, tuttavia, non demoralizzò i promotori i quali avuta la collaborazione di altri generosi volontari organizzarono una “VIVA LA BEFANA”, più grande e articolata, per il 6 gennaio 1986, anno dal quale furono numerate le successive edizioni . La perseveranza venne premiata e la manifestazione riuscì “alla grande”: non solo si ottenne il ritorno dell'Epifania, come giorno festivo sul calendario civile, ma gli entusiasti consensi dell’opinione pubblica, delle famiglie, degli insegnanti e di tantissime associazioni fu tale che l’evento divenne permanente, proprio per riaffermare e tramandare alle nuove generazioni i valori di questa significativa festività cristiana.
Da allora,"VIVA LA BEFANA" , è costruita e articolata con sempre più originali simbologie, per contemperare l’esigenza di esaltare i valori religiosi della Festività, senza dimenticare gli aspetti folcloristici legati alla tradizione della Befana, la quale, come nel logo della manifestazione, è stata ridisegnata con il volto rassicurante di una dolce vecchina dispensatrice di doni, identificabile con" una nonna" e non più come una brutta strega che spaventa i bambini.
Qui sotto in galleria altre info
Carissimi,
tutti sappiamo che il Natale è una festa che viene vissuta in modo particolare in famiglia, con sentimenti intensi e sinceri di fraternità e amicizia, perché un bambino nasce per noi. E’ il figlio di Dio, che si fa nostro fratello e la sua nascita, come quella di un figlio, porta gioia e amore in ogni casa.
Vivere il Natale vuole anche dire sperimentare la comunione: quella che si rinnova ogni domenica e che ci trova invitati alla mensa del suo corpo e del suo sangue, così come noi ci ritroviamo insieme davanti alla tavola condividendo un momento di festa. Tra la mensa eucaristica e quella della nostra casa c'è dunque uno stretto legame: il Signore che sta in mezzo a noi, si dona per nutrirci di sé, affinché possiamo amarci come Lui ci ama. Così la famiglia diventa piccola Chiesa domestica e la Chiesa diventa famiglia.
Anche io mi invito spiritualmente a casa vostra per dimostrarvi il mio affetto e vi rivolgo il più vivo e sincero augurio di pace.
Cari sposi e genitori, sperimentate nelle vostre case la gioia di questa realtà profondamente umana e spirituale partecipando insieme alla messa, come famiglia, per essere uniti alla mensa del Signore: è un regalo importante che vi fate reciprocamente, testimonianza di comunione anche per i figli. Poi, giunti a casa
fate un gesto, semplice e familiare: quello della preghiera di benedizione della mensa. Rendete grazie per il cibo che è suo dono e frutto del vostro lavoro e ringraziate anche per il dono dei figli, degli anziani e di quanti partecipano alla mensa familiare.
Ogni domenica potete ripetere questo gesto nelle vostre case. Ogni domenica così si rinnoverà la gioia del Natale e della Pasqua del Signore che vive con noi.
Il cuore del presepe comincia a palpitare quando a Natale, vi deponiamo la statuina cli Gesù bambino. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù, Dio è stato
bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. (Papa Francesco - Lettera Apostolica "Admirabile Signum")
Buon Natale e felice anno nuovo
Il Parroco - P. Stanislao
insieme ai sacerdoti P. Gian Matteo, P. Pietro e P. Adriano
e tutti i collaboratori
Queste raffigurazioni sono gli auguri di Natale realizzati da Elena Tasso con sue frasi e decorazioni unite alla Parola.
Il giorno il 20 dicembre presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, Facoltà di Filosofia, Padre Adriano Elias, vice Parroco della nostra Parrocchia di Monteverde, ha brillantemente sostenuto la Dissertazione Magistrale sulla tesi dal titolo: “La ragione umana e l’azione politica nel bivio della libertà.—Ragione e Violenza in Eric Weil.” Relatore Prof Simone Budini, Correlatore Prof Luis Galache Rosòn, decano della Facoltà.
Una dolcissima invocazione allo Spirito Santo, cantata in portoghese da Padre Adriano e dai suoi connazionali ha preceduto l’accurata presentazione dell’elaborato e l’interessante discussione che è durata per quasi un’ora. Quindi la Commissione si è ritirata per deliberare ed al ritorno ha conferito al nostro Padre Adriano la “Licenza in filosofia con indirizzo in Scienze Umane e Sociali” che gli permetterà di accedere al corso per il Dottorato. Il prof. Rosòn ha lodato la preparazione e l’impegno con il quale Padre Adriano ha portato avanti i suoi studi e l’alta media raggiunta dai voti negli esami sostenuti, che depongono favorevolmente per il suo avvenire di sacerdote, di filosofo e di angolano. Non è stato però detto il voto finale per rispettare la legge sulla privacy.
L’aula era gremita. Erano presenti Padre Silvano Superiore Generale con il segretario ed alcuni componenti del Consiglio; Padre Gian Matteo Superiore Provinciale dell’Italia e della Spagna; Padre Celestino Superiore Provinciale dell’Angola con numerosi sacerdoti connazionali che studiano nei vari Atenei di Roma; Il dott. Joao Francisco 1°segretario dell’Ambasciata dell’Angola presso la Santa Sede. E poi guidati da Padre Pietro, nostro Vice Parroco c’eravamo anche noi a rappresentare tutta la comunità parrocchiale ed in particolare il nostro Parroco Padre Stanislao che è rimasto a custodire la Parrocchia, a dire a Padre Adriano che siamo orgogliosi di lui, che continueremo ad affidarlo alla Madonna de La Salette e che con affetto gli auguriamo ogni bene.
Ginetta
Vi aspettiamo al piazzale dell’oratorio domenica 15 e 22 dicembre dalle 11 alle 12.30, ci saranno i Mercatini di Natale.
Domenica, 8:30; 10:00; 11:30; 18:30
Lun-Sab, 9:00; 18:30
L'umanità è una grande e immensa famiglia ... Troviamo la dimostrazione di ciò da quello che ci sentiamo nei nostri cuori a Natale.
(Papa Giovanni XXIII)